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È stato finora letto e gustato in una trentina di lingue: dai Paesi arabi alla Cina, dal Giappone alla Lituania, dall’Ucraina alla Turchia, e naturalmente in francese – sin dal 1927 – e in inglese, tedesco e polacco, ma anche in spagnolo, neerlandese, bulgaro, catalano, ma anche in ebraico, in serbo, in albanese. “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo usciva cento anni fa, e da allora non si contano le traduzioni, le riscritture, le riletture e i commenti intorno a questo caposaldo del modernismo, frutto di una ricezione peculiare, articolata e tortuosa. La Coscienza, infatti, nel 1923 non ottenne il successo sperato dal suo autore: riceverà i primi riconoscimenti due anni dopo in Francia dal critico Benjamin Crémieux e da Paul-Henri Michel, in Italia da Eugenio Montale che ne riconobbe il valore nel celebre saggio Omaggio a Italo Svevo del 1925. Successivamente non si conteranno i commenti intorno al romanzo: da Paul Auster, che ha inserito un omaggio all’arte di Svevo nel suo romanzo «Follie di Brooklyn, a Nathaniel Rich, Kazuo Ishiguro e J. M. Coetzee, per citare solo pochi e grandi autori e intellettuali del nostro tempo.
Nel contesto delle Celebrazioni per i cent’anni de “La coscienza di Zeno”, che vedono capofila il Comune di Trieste assieme a un ampio team di istituzioni, arriva adesso il convegno internazionale promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste dedicato appunto a Cent’anni di Zeno. Ricezione, riscritture e traduzioni de “La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo dal 1923 a oggi.
L’evento, che prenderà il via domani, alle 13, nell’Aula A di Androna Campo Marzio 10 per concludersi sabato prossimo, 14 ottobre, con accesso aperto anche a uditori esterni, riunirà a Trieste una cinquantina di esperti sveviani da tutto il mondo per discutere e riflettere sulla molteplicità di spunti che “La Coscienza di Zeno” ha suscitato e continua a suscitare. Si confronteranno studiosi come Alberto Cavaglion (UniFi) sulle tracce di Vittorio Foa e Primo Levi lettori della Coscienza e Gino Ruozzi con Lo Svevo di Pontiggia, Nunzia Palmieri (UniBG) che rileggerà le Tracce alchemiche nella Coscienza di Zeno, mentre Claudio Gigante (Université libre de Bruxelles) ricorderà che Il romanzo del desiderio, L’«illusione rinacque intera dopo ogni naufragio» e Sawa Ishii (University of Foreign Studies, Tokyo) si soffermerà su La traduzione delle opere di Italo Svevo in Giappone. La Coscienza ha offerto e continua a offrire molteplici chiavi di lettura che si sono prestate a scritture di secondo grado in diversi generi: per ricordarne solo alcune basti pensare alla riduzione teatrale di Tullio Kezich o allo sceneggiato televisivo con la regia di Sandro Bolchi, al film di Francesca Comencini o alle trasposizioni di William Kentridge.
Non solo, il romanzo ha continuato a vivere anche nei commenti scolastici che sono stati nel tempo di diverso orientamento critico: il convegno di Trieste intende raccogliere e discutere la molteplicità di spunti che La Coscienza ha suscitato e continua a suscitare e si focalizzerà sulle scritture di secondo grado per adulti e/o giovani, e sulle sceneggiature, gli adattamenti teatrali, cinematografici, televisivi, le trasposizioni artistiche; inoltre sulle traduzioni e ritraduzioni in lingue europee e extraeuropee, sulla ricezione del romanzo a scuola e su ulteriori riletture e riflessioni a cent’anni dalla pubblicazione del romanzo. Il convegno non dimentica anche la lettura delle opere sveviane nelle scuole con l’avvio del corso di formazione nazionale Leggere Svevo a scuola. La direzione scientifica del forum è firmata da Tiziana Piras, Helena Lozano Miralles, Sergia Adamo, Paolo Quazzolo, Riccardo Cepach.
Le celebrazioni per i primi 100 anni de “La coscienza di Zeno” – promosse dall’Amministrazione comunale di Trieste con il Museo Sveviano, l’Università di Trieste, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti, il Teatro Stabile La Contrada e il Teatro Lirico Giuseppe Verdi – proporranno un secondo convegno, “I mondi di Zeno”, promosso sempre dal Comune di Trieste – Museo Sveviano assieme alle Università di Trieste, Bologna, Udine, Roma La Sapienza e inoltre con la prestigiosa collaborazione dell’Università di Oxford. E, simbolicamente in concomitanza con il compleanno di Italo Svevo, 19 dicembre, molti saranno gli omaggi teatrali e musicali, ma anche le iniziative di coinvolgimento del pubblico e dei lettori, adulti e giovani. Martedì 21 novembre, Giornata della Lettura ad alta voce, diventerà anche la “Giornata sveviana”, lo Svevo day , a cura dell’Associazione degli Italianisti, con una maratona di lettura della Coscienza di Zeno. Per festeggiare il compleanno di Italo Svevo è programmato anche un “MEME contest” rivolto alle scuole superiori di secondo grado di tutta Italia, che permetterà di ritrovare l’opera sveviana, attraverso la fulminea sintesi interpretativa e lo sguardo ironico che sono propri della comunicazione online. E per tutti, a Trieste, le Passeggiate narra-turistiche “In cerca di Zeno per le strade di Trieste” sui luoghi de La coscienza di Zeno, lungo itinerari che toccheranno le tappe focali del romanzo, con evocazioni e interpretazioni live.
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In copertina e all’interno due storici ritratti del grande scrittore triestino Italo Svevo pseudonimo di Aron Hector Schmitz.